Edizioni Idelson-Gnocchi
Neuroimaging per lo studio del cervello umano
Neuroimaging per lo studio del cervello umano
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Sacco (2020)
ISBN 9788879477208
EDIZIONE II
PAGINE 246
Un’edizione aggiornata di un testo sulle neuroimmagini sembra una cosa ovvia, ma non lo è affatto, perché lo sforzo di aggiornare una letteratura scientifica che, possiamo dire, “galoppa” avanti non è cosa facile e si può essere presi dallo sconforto di dover fare una rincorsa infinita per non essere, di fatto, mai davvero aggiornati. Ma questo testo ha due pregi fondamentali che lo rendono comunque solido e unico nel suo genere, almeno in lingua italiana. Innanzitutto, è un testo che pur non essendo rivolto agli esperti del campo, non può essere certamente definito “divulgativo” e neppure “semplice”, essendo fondamentalmente rivolto alla formazione avanzata universitaria ma anche agli studiosi delle neuroscienze che non sono esperti in questo campo ma che hanno necessità di capire in modo più profondo come funzionano le ricerche nell’ambito delle neuroimmagini. Il secondo grande pregio di questo testo è legato al rigore scientifico dell’autrice, Katiuscia Sacco: è un testo che approfondisce i presupposti teorici e metodologici di questo ambito e consente al lettore di capire potenzialità e limiti di queste metodiche, spesso citate ma non sempre ben comprese da chi è appassionato di neuroscienze senza essere un neuroscienziato. Ognuno di noi legge qualsiasi testo, anche un testo scientifico, secondo una propria prospettiva e, perciò, mi sento autorizzato a sottolineare il mio interesse dalla prospettiva applicativa delle neuroscienze cliniche e, in particolare, della riabilitazione neuropsicologica in cui il più è ancora da fare e in cui le neuroimmagini potrebbero dare importanti contributi e idee. Mi piace pensare che lo studio delle neuroimmagini abbia davanti a sé ancora molte prospettive interessanti da esplorare e alcune probabilmente non le immaginiamo ancora. Ecco quindi il mio augurio, parafrasando parole altrui in altro contesto, “… i giorni più belli sono quelli che verranno”. Giuliano C. Geminiani
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