PICCIN
Foye's Principi di chimica farmaceutica
Foye's Principi di chimica farmaceutica
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Roche - Zito - Lemke - Williams - Foye (2021)
ISBN 9788829931538
EDIZIONE VII
PAGINE 1561
Questa nuova edizione del Foye, la VII italiana sulla VIII americana (a cura di Adriana Chilin e Giuseppe Zagotto), appare profondamente rinnovata, sia nei contenuti, ampiamente aggiornati, che nell’organizzazione e trattazione degli argomenti. In maniera più completa e mirata rispetto all’edizione precedente, il nuovo testo prevede una struttura gerarchica in comparti d’azione con una descrizione dettagliata in base alla patologia specifica di uso clinico. Anche se il testo, ormai diventata un classico per le sue note qualità è stato progettato per aiutarechi si dedica allo studio e alla pratica della ChimicaFarmaceutica, in realtà può essere utile a chiunque sia interessato a conoscere come le sostanze chimiche che noi chiamiamo farmaci agiscono davvero, come i chimici farmaceutici distinguano, definiscano e calibrino lo stretto rapporto tra la struttura chimica e l’attività farmacologica e come i farmacisti siano in grado di guidare la loro comprensione delle basi chimiche dell’azione dei farmaci e di tradurla in un miglioramento dell’assistenza ai pazienti.
L’uscita della VII edizione italiana del Foye’s Principles of Medicinal Chemistry conferma ancora una volta l’ottima intuizione che ebbe l’Editore Piccin nel 1974 di rendere disponibile al pubblico italiano questo testo, pietra miliare della chimica farmaceutica.
La presente Edizione, la VII italiana corrispondente alla VIII americana, appare profondamente rinnovata, non solo nei contenuti, ovviamente aggiornati, quanto nell’organizzazione e nella trattazione degli argomenti.
In maniera più completa e mirata rispetto all’edizione precedente, il nuovo testo prevede una struttura gerarchica generale in comparti d’azione (distretti e sistemi dell’organismo) per poi privilegiare la descrizione dettagliata in base alla patologia specifica di uso clinico. Così i farmaci colinergici ed adrenergici non sono più trattati come argomento a sé, ma opportunamente inseriti nei capitoli dei farmaci oculari, nasali, polmonari, piuttosto che nei farmaci per i disturbi neuromuscolari o cognitivi o cardiovascolari. Ugualmente i farmaci serotoninergici sono inclusi di volta in volta nei farmaci gastrointestinali o antidepressivi o nei farmaci per il dolore ad azione centrale. Non c’è più il capitolo specifico dei farmaci antistaminici, ma le singole classi vengono descritte nei capitoli dei disturbi allergici e dei disturbi gastrointestinali. Con questo nuovo approccio risulta inevitabile qualche ripetizione
nelle descrizioni di alcune classi di farmaci.
Nella parte introduttiva è stata rivolta una particolare attenzione ai potenziali bersagli dell’azione dei farmaci, soffermandosi sui singoli tipi recettoriali nei capitoli 6-9.
Nella parte finale trovano approfondimento alcuni stati patologici particolari, con l’introduzione di nuovi argomenti come le patologie coronariche e l’artrite reumatoide, rispettivamente nei Capitoli 35 e 36.
Tenendo conto doverosamente dell’enorme diffusione e validità delle nuove terapie nell’ambito biotecnologico, una particolare attenzione è stata attribuita ai farmaci biologici, presenti in un nuovo capitolo “dedicato” (Capitolo 34).
Nella trattazione dei vari farmaci usati nelle principali patologie l’impostazione generale prevede, ove possibile, la suddivisione dei farmaci trattati in classi chimiche e/o terapeutiche e la descrizione delle proprietà chimico-fisiche, meccanismo d’azione, relazioni struttura-attività, proprietà farmacocinetiche ed effetti collaterali, seguita dal dettaglio sui singoli farmaci della classe.
Nell’organizzazione dei capitoli centrali rimangono due tratti distintivi della precedente edizione: il riquadro iniziale sulla rilevanza clinica e quello finale sullo scenario clinico. Il primo puntualizza il significato clinico della chimica farmaceutica e il ruolo di riferimento del farmacista all’interfaccia con il medico e con il paziente. Il secondo prospetta un “case study” specifico con strette implicazioni di chimica farmaceutica, in cui il farmacista deve applicare le conoscenze di chimica farmaceutica acquisite per la risoluzione del caso. Questo promuove un dialogo più costruttivo tra il farmacista e il clinico e tra il farmacista e il paziente.
Nei doverosi ringraziamenti finali vanno annoverati tutti coloro che hanno contribuito alla traduzione dei vari capitoli, consentendo l’effettiva realizzazione di questo libro; la dott.ssa Antonella Noventa della Casa Editrice Piccin per il suo paziente lavoro di coordinazione tra traduttori e revisori; tutti i professori che ci hanno preceduto come curatori dell’opera, tracciando la giusta via per la realizzazione e la diffusione del testo.
Nonostante l’impegno dei traduttori, dei curatori e dell’editore potrebbe essere sfuggito qualche refuso. Per questo facciamo appello alla pazienza del lettore.
Va infine ricordato il contributo di William O. Foye, visionario ideatore e artefice della creazione dei Principi della Chimica Farmaceutica, sviluppati poi dai suoi eredi e collaboratori fino ai giorni nostri. PARTE I: Principi
PARTE II: Bersagli recettoriali
PARTE III: Agenti farmacodinamici
- Farmaci attivi sul sistema nervoso centrale
- Farmaci attivi sulla percezione del dolore
- Farmaci attivi sul sistema cardiovascolare
- Farmaci attivi sul sistema ormonale
- Farmaci attivi sul sistema immunitario, gastrointestinale, genitourinario
- Farmaci attivi sul sistema oculare, nasale e polmonare
- Farmaci attivi sui processi patologici infettivi e neoplastici
- Biologici terapeutici
PARTE IV: Gestione dello stato patologico
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